Non si può percorrere con lo sguardo queste preziose esecuzioni di Roberto Cesareo senza prestare loro la dovuta attenzione. Si perderebbe l’occasione di percepire il virtuosismo dell’autore. Una poetica quanto fruttuosa complicità fra la sua mano e la sua mente si rivela in un sapiente tratteggio di minuziosi segni. Di primo acchito questi fogli sembrano annunciare un contesto visivo di lirica astrazione. Ma poi, a ben guardare, emergono forme arboree antropomorfe, misteriose evocazioni di una metamorfosi verso un approdo imprevedibile. Si tratta dunque di un palcoscenico naturale che sussurra messaggi misteriosi, una foresta di simboli per non dimenticare l’innocenza che forse abbiamo perso per sempre.

Cesareo Roberto
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