Carla Castaldo
Le sue opere, frutto di meditazione profonda, parlano di una realtà altra, di una religiosità primigenia. Raccontano, mediante simbolismi fantasmagorici, storie sospese tra immanenza e trascendenza, che mostrano il cammino verso la speranza, la pace e la condivisione, celebrando la bellezza interiore, oggi calpestata dalla volgarità e dal mito dell’apparire. Per esprimere il suo universo emozionale sente il bisogno di ricorrere a linguaggi artistici molto diversi tra loro, ma legati da un denominatore comune, costituito dalla sinuosità delle linee e dall’uso dell’oro esaltato da intensi cromatismi, che parlano di una realtà oltre i confini spaziotemporali. In una prima fase esegue rappresentazioni pittoriche su piastre di porcellana, ricorrendo all’antica e difficile tecnica della decorazione a terzo fuoco, totalmente reinterpretata, dove il fuoco svolge un ruolo importante nel completamento dell’opera (è in fase di cottura che il manufatto rischia la sua integrità e i colori assumono le intensità e le tonalità definitive). Si dedica, successivamente, alla foggiatura a mano dell’argilla (creando bassorilievi e oggettistica) e alla realizzazione di opere e collane in lamina di ottone lavorata a mano, ricorrendo a volte a contaminazioni con la terracotta smaltata. Realizza, inoltre, dipinti su tavola con foglia d’oro e quadri in cui, mescolando scultura e pittura, esalta il contrasto tra il mondo materiale e quello spirituale. Attualmente sta sperimentando un tipo di tecnica pittorica tridimensionale.
La “pittura” di Carla Castaldo non è mai il frutto di una manifestazione improvvisa, ma di un lavoro meditato, una scelta ponderata e ben studiata, che conferma ogni volta, anzi puntualizza, la preparazione artistica di Castaldo. La robustezza segnica, la stesura del colore, l’ispirazione lirica delle sue opere, ci rivelano un’artista sensibile e attenta, che nel panorama artistico italiano risulta essere un autentico talento, dallo stile altamente riconoscibile e originale. L’efficace miscela di forme, colori e luci delle sue opere coniuga lirismo ed intensità emotiva al rigore stilistico e formale. La sua è un’arte non legata a correnti o a mode temporanee, destinate poi immancabilmente a mutare o, peggio ancora, crollare, ma è “pittura” che resta, legata ai canoni estetici più tradizionali.