Chiaraluce da Todi, e’ oggi un ‘artista poliedrica, le sue opere traspirano di solare energia e cio’che rappresenta va oltre l’immagine visiva ..Tento semplicemente di esprimere le mie Emozioni attraverso la materia ed i colori… Stefania Chiaraluce Artista selezionata tra i migliori artisti contemporanei, ha esposto per l’intero periodo luglio-ottobre , nello spazio espositivo organizzato dal Critico d’Arte Dott. Giorgio Gregorio Grasso, in occasione di Expo 2015. Hanno scritto di Lei: In un nome si può celare un destino. Chiaraluce aveva in se probabilmente il segno di un destino futuro, che nel chiarore della luce avrebbe ricercato la sua essenza. Figlia dello scultore Giovanni Chiaraluce, Stefania porta nelle vene i cromosomi inconfondibili di chi attraverso il mezzo pittorico, sente di potersi esprimere al meglio. Di estrazione sperimentale, sia nelle tematiche che nella ricerca delle tecniche, Stefania Chiraluce si puo’ ascrivere ad un filone di ricerca che ricorda il surrealismo figurativo di primo novecento. I piani si scompongono, sembrano ribaltarsi, le superfici ricordano i paesaggi fantastici calpestati dai personaggi di Lewis Carrol, dove i pavimenti sono scacchiere deformi, i cieli stagliati assumono i colori del deserto e dove sovente ritorna una sfera, che sia essa un sole, una luna od una palla, non e’ possibile definirlo. La luce diventa una chiave di lettura, innaturale come un vecchio filtro reflex, che fa sembrare gli scenari immensamente caldi ed assolati. Oltre a questo filone Stefania produce opere di impronta piu’ didascalica, di genere legate al tema della natura come con fiori, degli scorci vissuti, come nei viottoli di borgo umbro, e nello studio cromatico come nelle tele monocrome sul blu.. A volte compare protagonista dell’insieme compositivo uno strumento, la chitarra o il violino, probabile omaggio al fratello musicista. La sua è però un esperienza artistica complessa, la sua tecnica prescinde dal concetto di pittura intesa in senso assoluto, la sua puo’ piu correntemente essere chiamata in determinati casi, pitto-scultura.La tecnica si spiega al volere della mano, la tela si deforma e improvvisamente sembra dare alla luce forme tridimensionali. E’ l’inconsueto casuale che traspare dalle opere di Stefania, lo si può perfettamente spiegare come fece Max Ernst <>. Poetico. Di Elisa Polidori-Storico dell’Arte. Le opere della Stefania CHIARALUCE mi hanno sinceramente impressionato. In esse si rilevano ricordi metafisici e surreali presenti con assoluta discrezione in modo profondo ed armonico. L’artista infatti punta all’unificazione dei due movimenti artistici che furono di Dalì e di Giorgio De Chirico, di Carrà e di Savinio per dare all’opera una condizione espressiva ed un significato più complesso della realtà. Ampi paesaggi privi di presenze umane in delicato monocromatismo, svincolati delle sue consuete ralazioni e dai significati abituali, comincia a vivere una vita tutta diversa, acquista una ambiguità e una polivalenza di significati con la presenza di oggetti di facile identificazione come libri, strumenti musicali che l’artista riporta in altre opere materiche cariche di mistero e di magia ma anche di palpiti e di bellezza. L’artista si pone così in condizioni di cogliere, da una surreale condizione di un soggetto non scelto per il suo richiamo verisimiglianza) l’essenza stessa della sua interiore potenzialitaà espressiva. In effetti il monocromatismo nelle opere della Chiaraluce non toglie la luce ma le fa vibrare con il colore-luce in maniera del tutto dialettica, se e’ vero che”il colore” come ha acutamente riferito D’Annunzio, e’ lo sforzo della materia per divenire luce. In effetti e’ proprio la diffusione della luce che produce nelle opere l’artista una particolare prospettiva pseudo-intuitiva aperta e dinamica in quel processo di spazializzazione gremota ed intensa, ma soprattutto carica di risonanze criptiche che solo le dinamiche sociali potrebbero spiegare. Per la Chiraluce l’opera dunque non è produrre la natura per quella che è ma è il luogo in cui si svolge il racconto di sogni fantastici, luogo di confluenza supremo dello spirito attraverso il quale si snoda il racconto immortale dell’arte. Tommaso TRAVERSA Artista di rilevanza artistica. Le opere materiche di Stefania Chiaraluce, mostrano lo spirito creativo dell’artista. Elabora immagini interessanti e la sua attività propria di un pensatore, consente al lettore di valutare e apprezzare il “pensiero” musicale e teatrale. Le sue opere mostrano di essere Rappresentazioni Mentali. L’artista Stefania Chiaraluce con le sue atmosfere sognanti, invita ad un viaggio dove le sensazioni ancestrali di un mondo remoto incontrano mondi lontani in una danza di emozioni e proiezioni avveniristiche e fiabesche. Una sinergia immediata mi ha suggerito di contemplare un percorso condiviso di crescita artistica e di immagine inserendo Stefania Chiaraluce nella tavolozza degli artisti che seguo e con cui proviamo a colorare il mondo.

Chiaraluce Stefania
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