Descrizione
Aligi Sassu nasce a Milano nel 1912. Figlio di uno dei fondatori del partito socialista di Sassari si trasferisce con la sua famiglia in Sardegna dove per tre anni vive a contatto con i cavalli e i colori forti del Mediterraneo. Tornato a Milano, si appassiona alla lettura dei futuristi: è il padre, amico di Carlo Carrà, a infondere in lui questa passione. Costretto dalle difficoltà economiche ad abbandonare la scuola (che finirà con i corsi serali) inizia a lavorare in un’officina litografica e con un decoratore murale.
Si iscrive all’Accademia di Brera dove conosce Lucio Fontana, ma deve abbandonarla per motivi economici e trasferirsi all’Accademia Libera che gli mette a disposizione cavalletti e modelle in cambio di un quadro al mese. L’accademia ha vita breve e Sassucontinua la sua attività in uno studio in affitto insieme a Manzù.
Nascono in questo periodo i Ciclisti e gli Uomini rossi. Inoccasione della sconfitta di Mussolini nella battaglia di Guadalajara, scrive con De Grada un manifesto che inneggia all’insurrezione. Viene arrestato e rinchiuso a San Vittore dove non può dedicarsi alla pittura. Trasferito in seguito vicino Cuneo, realizza oltre 400 disegni fra ritratti di detenuti e opere mitologiche.
Grazie al padre, gli viene concessa la grazia regia nel 1938, rimanendo sorvegliato speciale fino al ’41 quando può allestire una personale nella Bottega di Corrente. Incontra molti artisti, fra cui Picasso. Si trasferisce in Spagna, dove nascono le Tauromachie e conosce la tecnica dell’acrilico che gli permette di creare colori più vivi e luminosi.
In Italia realizza scene e costumi per la riapertura del Teatro Regio di Torino e gli viene dedicata una sala nella Galleria dell’Arte moderna del Vaticano. Per il suo 87mo compleanno si inaugura una antologica in Palazzo Strozzi a Firenze, ma muore l’anno dopo.