UN TESORO NASCOSTO

UN TESORO NASCOSTO

artista: 

anno: 2025
tecnica: affresco su tavola

dimensioni: 

75 × 52 cm

L’ARTE INFORMALE

Sfogliando le pagine della storia dell’arte moderna e contemporanea, ci rendiamo conto dell’esistenza di artisti che, nel corso della loro lunga produzione visiva, non hanno mai variato le loro modalità espressive, e altri che, spinti da motivazioni diverse e talvolta da influenze esterne, hanno sentito a un certo punto la necessità di esprimersi sul supporto con poetiche differenti, talvolta anche contrastanti tra loro. L’esempio forse più calzante degli artisti che hanno mantenuto sempre la stessa espressività è senza dubbio Giorgio Morandi, che ha dipinto per tutta la sua vita quasi esclusivamente i medesimi soggetti: bottiglie, vasi, caffettiere, fiori, ciotole e paesaggi, realizzati per la stragrande maggioranza nella stessa stanza dove ha abitato per tutta la vita. È un caso straordinario di artista sempre uguale a sè stesso, eppure sempre diverso. La sua pittura rappresenta una meditazione paziente, profonda, intellettuale sugli oggetti, approfondendone in ogni opera il ritmo, i contorni, i riflessi. La seconda categoria di artisti è indubbiamente assai più nutrita; un esempio su tutti quello di Pablo Picasso che, partito da uno stile vicino all’Impressionismo, attraversa periodi diversi fino ad arrivare all’espressività cubista, che ha stravolto tutti i canoni della rappresentazione artistica. A questa seconda schiera di pittori appartiene Ido Erani – pittore forlivese, classe 1945 – che ci ha spiazzato, nell’accezione positiva del termine, con un’evoluzione stilistica di indubbio impatto visivo.

Più di ogni altro, l’artista contemporaneo, è capace di recuperare gli insegnamenti del passato artistico come ispirazione per il presente. Attraverso la storia dei luoghi e degli uomini che li hanno determinati, egli può ritrovare l’identità perduta e, attraverso la sua opera, far riscoprire al suo pubblico l’identità che fatica a rappresentare una comunità in continuo cambiamento. Artista sicuramente consapevole della sua identità, ha svolto un percorso che lo ha visto approdare in lidi lontani dalla sua cultura di origine, in ultimo attraverso sperimentazioni pittoriche che hanno determinato la sua “evoluzione informale ” stilistica.

I suoi dipinti sono figurativi, legati a una pittura storica tradizionale, ma si intravede il desiderio di andare oltre. Nel suo laboratorio le opere vengono ideate e materialmente realizzate, con abilità raffinatissime, utilizzando, tra i pochi al mondo, le tecniche di pittura murale proprie dell’affresco. Secondo l’artista ogni uomo nasce da una storia che attraversa un momento nel tempo. I frammenti di affresco di Erani sono la rivolta netta alla dittatura del presente e non concedono nulla al rimpianto del passato. Erani non va alla ricerca di una malinconia struggente, di un sentimentalismo buono, ma fine a sé stesso. Nella sua opera, il dialogo con i grandi maestri del passato è portato avanti alla pari, con la chiara coscienza che, solo attraversando la storia, si apre la strada per superare l’appiattimento sulla violenta banalità del presente.

Quello che colpisce nelle nuove opere di Ido Erani è la loro capacità di evocare sensazioni, senza passare da forme definite. I suoi affreschi sembrano respirare, con colori che si dissolvono come fossero musiche leggere. Questa è la sua vera cifra stilistica: trasformare il colore in emozione, in un’esperienza sensoriale che ogni spettatore può vivere in modo personale.

Lo stile di Erani si distingue per un astrattismo lirico e poetico, lontano dai rigidi schemi geometrici e dalla gestualità violenta di altri movimenti astratti. Il suo è un linguaggio fatto di colori caldi e avvolgenti, come gli ocra, i rossi bruciati e le trasparenze.

Pur lavorando nel campo dell’arte informale, non rompe mai del tutto con la classicità: i suoi quadri raccontano paesaggi interiori, reminiscenze di luoghi e sensazioni che vengono trasfigurate in uno spazio mentale ed emozionale. Il segno pittorico è libero, fluido, ma sempre in equilibrio: ogni pennellata è calibrata per creare armonia tra gesto e composizione.

Le sue superfici pittoriche sono vive, materiche, ottenute con spatolate, raschiature e velature che stratificano la memoria nel colore. Questa dimensione “tattile” della sua pittura rende ogni quadro unico e mistico.

La sua pittura non ha bisogno di spiegazioni concettuali: invita chi guarda a rallentare, a sentire, a ritrovare un legame profondo con le proprie emozioni più autentiche.

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Descrizione

Ido Erani nasce a Forlì nel 1945 ove tuttora vive ed opera da oltre cinquant’anni. Frequenta il liceo Artistico della città natale per poi trasferirsi a Milano all’Accademia di belle Arti di Brera. Sono gli anni ’70 periodo in cui la città è fulcro di movimenti artistici e di avanguardia, importanti a livello nazionale. Il Maestro entra in contatto con esponenti del calibro di Giovanni Cappelli, Walter Cremonini, Gianfranco Ferroni e Luigi Timoncini. Questa esperienza giovanile gli permette di sviluppare ed affinare la sua arte tanto da ottenere importanti riconoscimenti. Nel breve periodo trascorso a Roma conosce Renzo Vespignani, il quale elogia i suoi ritratti e lo incita a proseguire il suo cammino artistico. Partecipa a numerose rassegne nazionali vincendo prestigiosi premi, ed allestisce varie personali all’estero, in prevalenza negli Stati Uniti. La tappa più significativa della carriera artistica del Maestro è rappresentata dal lungo soggiorno a Los Angeles, circa dieci anni, durante i quali raggiunge i massimi livelli della sua espressione creativa.

Stringe una profonda amicizia con Roy Linchtestein e frequenta il maggior esponente della Pop Art: Andy Warhol. Affina le proprie tecniche pittoriche, i metodi di rappresentazione e l’uso del colore osservando tutto ciò che gli gravita attorno senza rimanere contaminato dalla tendenza del momento, cogliendo però l’ispirazione ed ulteriore energia creativa. Grazie all’innato talento e all’amore per l’arte, la critica lo riconosce e lo apprezza a livello internazionale; alcune sue opere sono esposte al Museo Rockfeller e al Museo Guggenheim di New York oltre che in Francia e in Spagna dove il Maestro è particolarmente apprezzato. Durante questo periodo torna frequentemente in Italia nella sua amata Romagna mantenendo vivo e consolidato il rapporto con le proprie origini.

Nell’anno 2004 vince il prestigioso Premio Rotary e viene insignito del Paul Harris Fellow per meriti artistici ed umanitari. Riceve tale riconoscimento anche nel 2010 e nel 2014. Ha esposto nel 2015 all’Arte Fiera di Bologna con lo Studio d’Arte “Campaiola”, Via Margutta, Roma. Selezionato dal Prof. Vittorio Sgarbi, è presente nella mostra “Il Tesoro d’Italia” al Padiglione Eataly dell’Expo Arte di Milano e per la mostra “Il Grano d’Italia” al Palazzo della Regione Lombardia. -+Nel 2016, l’opera “La seduzione del grano” scelta dal Prof. Vittorio Sgarbi all’Expo di Milano diventa il brand della pasta Senatore Cappelli dell’Azienda Agricola Terre Lucane e conquista un pubblico di gourmet del settore gastronomico internazionale. Tra le più rinomate esposizioni ricordiamo: Chicago, Roma e il Palazzo della Regione Emilia Romagna per una mostra contro il femminicidio.

Partecipa ad eventi benefici a favore delle Inner Wheel di Cava dei Tirreni; del Rotary Club di Forlì per la Polio Plus; con la Croce Rossa Italiana di Forlì-Cesena per la raccolta fondi del terremoto di Arquata. Realizza opere per Romagna Acque, per l’Arma dei Carabinieri di Forlì-Cesena, per il Giro d’Italia a Forlì, per il ciclista Michele Scarponi, per la Direzione delle Poste Italiane di Forlì, per la Cappella del Seminario di Forlì, per l’arrivo del Presidente della Repubblica a Forlì e per Papa Bergoglio. Torna a esporre nel 2018 nella sua città all’Oratorio di S. Sebastiano con la mostra: ”Il tempo senza tempo” che diventa una mostra itinerante -evento nei Comuni limitrofi. A conclusione di questo progetto espone al Palazzo Vescovile di Melfi, perché l’arte è senza tempo, né confini. Grazie alla sua competenza e professionalità viene richiesta la sua presenza quale consulente d’arte in tutta la penisola.

Ido Erani dimostra una straordinaria abilità pittorica. Nei suoi lavori vi è una rigenerazione della memoria, così che ciascuna opera mette in risalto la parte migliore dell’artista e la peculiarità della sua ricerca. Per Erani, la pittura è uno strumento di esplorazione: radicato nella tradizione novecentesca, ma aperto e sensibile alle dinamiche dell’arte contemporanea. Le sue forme pittoriche dipendono dal contesto culturale e dal modo di rappresentare il soggetto. La loro variabilità riflette un equilibrio tra abilità tecnica, genio creativo, sensibilità personale, impostazione estetica e rapporto con l’ambiente naturale.

“La storia artistica di Ido Erani conferma il valido apporto offerto all’arte contemporanea, perché in ogni tempo con la sua arte testimonia l’universalità del suo percorso, il rapporto tra vita e arte, l’adesione della realtà umana a quella dell’arte. […] La pittura ‘ad affresco’ di Ido Erani interpreta questa memoria del tempo e richiama modelli classici, a volte altisonanti e severi, addolciti e resi evanescenti dalla sua capacità di utilizzare il colore come una patina del tempo. […] Le sue figure appaiono eteree e sensuali, in un processo di sublimazione carico di intensità emotiva.” (Giuseppe Bacci)

Informazioni aggiuntive

Dimensioni75 × 52 cm
Anno

2025

Corrente

Astrattismo, Concettuale

Reputazione

Contemporanei

Tecnica estesa

affresco su tavola

Tecnica

Tecnica mista

Tiratura

Opera Unica

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