Maccari Mino

Maccari Mino

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Nato a Siena nel 1898, Mino Maccari partecipa a diciannove anni alla Grande Guerra come ufficiale di artiglieria di campagna. Tornato a Siena nel 1920 si laurea in giurisprudenza ed inizia a lavorare presso uno studio legale a Colle Val d’Elsa. Sono di questi anni i suoi primi tentativi di pittura ed incisione. L’esordio di Maccari in pubblico è con il Gruppo Labronico. Nel 1922 partecipa alla marcia su Roma. Nel 1924 viene chiamato da Angiolo Bencini a curare la pubblicazione de Il Selvaggio, dove vi appaiono le sue prime incisioni; nel 1926 abbandona la professione legale e ne assume la direzione fino al 1942. Nel 1927 Maccari partecipa alla II Esposizione Internazionale dell’Incisione Moderna e alla III Esposizione del Sindacato Toscano Arti del Disegno. L’anno dopo è presente alla XVI Biennale di Venezia. Agli inizi degli anni Trenta è capo redattore della Stampa di Torino, accanto al direttore Malaparte. Nel 1938 viene invitato alla XXI Biennale di Venezia con una sala personale e dove nel 1948 gli viene assegnato il premio internazionale per l’incisione (sarà presente anche nel 1950, 1952, 1960, 1962). Nel 1962 gli viene affidata la presidenza dell’Accademia dei Lincei. Muore nel 1989 a Roma. 

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Le opere di Maccari Mino

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