Per maggiori informazioni scrivi a info@sangiorgioarte.it
Tano Festa nasce a Roma (1938-1988). Tra i ragazzi della scuola di Piazza del Popolo è sicuramente il più passionale e semplice nei modi. Frequenta il Caffè Rosati insieme a Schifano, Angeli e Giosetta Fioroni. La pittura di Festa è carica di una forza espressiva contaminata dalla necessità di percepire l’oggetto del quotidiano: persiane, porte, finestre, armadi e specchi non svolgono più la loro funzione di oggetti ma diventano pittura. Come artista popolare sostiene la possibilità, tutta italiana, di esprimere la cultura Pop facendo a meno di zuppe o attrici ma mettendo in risalto le bellezze artistiche inestimabili che la storia ha custodito. Ecco quindi l’interesse per la tradizione artistica italiana del Rinascimento e l’opera di Michelangelo. Nella metà degli anni Sessanta lavora a grandi pannelli dove appaiono stralci di affreschi della Cappella Sistina e dalle tombe medicee realizzati con pittura a smalto su tela emulsionata. Nel ‘66 viene a contatto a Milano con artisti come Arp e Man Ray. Gli anni ’70 sono i più difficili della sua carriera artistica: nonostante fosse sempre presente alle più importanti manifestazioni, critici e galleristi gli preferiscono artisti che comunicano meglio la propria immagine. Negli anni ’80 trova nuovi impulsi creativi e realizza la serie dedicata ai Coriandoli, enormi tele ricche di materia pittorica. Il lavoro di Festa è legato, negli ultimi anni, all’espressionismo riletto di artisti come Munch, Bacon e Matisse. In Festa esiste anche la solitudine e il vuoto. La critica, attratta da questa rinnovata creatività, si interessa di nuovo al suo lavoro e nel 1980 partecipa alla Biennale di Venezia.