Lazzaro Walter

Lazzaro Walter

Nasce a Roma nel 1914. Nella capitale frequenta il Liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti, vincendo una borsa di studio governativa. È premiato dalla Reale Accademia d’Italia e dalla XXIII Biennale di Venezia. Per qualche tempo si dedica al teatro e al cinema, interpretando il ruolo di Raffaello nel film “La Fornarina”. Nel 1943 viene catturato in Albania e tenuto in un campo di prigionia tedesco in Polonia. Rientra alla fine della guerra. Nel 1956 fonda il Movimento Poeti-Pittori che raccoglie molte adesioni tra i maggiori artisti del momento, teorizzando l’importanza di un linguaggio artistico chiaro e semplice. È perito d’arte al Tribunale di Roma e insegna Pittura a Roma, Carrara, Bologna, Milano-Brera e fonda il Liceo artistico di Novara. Con Carrà, Funi, Guidi, Ordavo e Pieraccini, dà vita alla Settimana d’arte della Versilia (poi denominata Marguttiana), rassegna ancora oggi in voga. È insignito del titolo di Cavaliere per meriti artistici e dell’onorificenza di Ufficiale al Merito della Repubblica. Restituisce tuttavia quest’ultimo riconoscimento, non potendo proseguire l’insegnamento per superati limiti di età. È noto come il metafisico pittore del silenzio (definizione del critico Lionello Venturi). Protagonista delle sue opere è il mare e le spiagge della Versilia: ombrelloni, sdraio, capanni e barche sono le testimonianze di una umanità assente, di una vita, appunto, silente.


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