Grande successo per “Giancarlo Montuschi – COLORPAINTING.” Mostra inaugurata sabato 23 settembre

Grande successo per “Giancarlo Montuschi – COLORPAINTING.” Mostra inaugurata sabato 23 settembre

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Grande successo per il vernissage della mostra “COLORPAINTING – Giancarlo Montuschi”.

Animali immaginari, maghi, galassie colorate dove hanno casa pianeti e costellazioni, accompagno il visitatore in un suggestivo viaggio nella Pop Art respirata e assorbita dall’artista negli anni della formazione.

Sabato 23 è stata la prima volta di Giancarlo Montuschi alla galleria SanGiorgio. La mostra dal titolo COLORPAINTING celebrerà i mondi fantastici dell’eclettico artista toscano, classe ’52, antipersonaggio per eccellenza. Animali immaginari, maghi, galassie colorate dove hanno casa pianeti e costellazioni, accompagneranno il visitatore in un suggestivo viaggio nella Pop Art respirata e assorbita dall’artista negli anni della formazione. Dal movimento artistico che ha segnato in maniera indelebile gli anni ’60 Montuschi ha assimilato l’uso di colori vivaci e contrastanti, le citazioni visive tratte dal mondo della pubblicità e dei mass media, per riflettere sulla società moderna e sulla cultura dei consumi. L’esposizione si chiuderà il 28 OTTOBRE. 

Sarà visitabile

dal martedì al venerdì 10.00-13.00 / 16.00-19.00

Sabato 10.00-13.00 / 16.30-21.00

“Figure iconiche e rappresentative di una cultura pop radicata nel XX secolo, di cui l’artista ha conoscenza approfondita e diretta, silhouettes riconoscibili, note al grande pubblico per i valori che incarnano, i protagonisti delle opere di Montuschi instaurano legami visivi con esseri snelli senza fattezze, emblemi di un’umanità universale capace di attraversare il tempo subendo una progressiva metamorfosi di sentimento.” (Francesca Bogliolo)

Artista faentino, da tempo trapiantato nella bassa Toscana è l’antipersonaggio per eccellenza. Pittore, ceramista-scultore di vaglia, si esprime con un linguaggio ingenuo, fiabesco, e sostanzialmente fantastico, con venature alchemico-esoteriche. Il fatto di essere nato (nel 1952) a Faenza, terra d’eccellenza per la ceramica, e di aver “respirato” negli anni di formazione, i fermenti rivitalizzanti generati dall’influenza della Pop Art sui giovani artisti di quell’epoca, ha evidenziato, in Montuschi, due linee espressive complementari e formalmente diverse. Partecipa a numerose mostre nell’arco degli anni Ottanta: a Faenza, Firenze, Arezzo, Verona, Bologna, Bergamo, Torino, Bassano, in Svezia e a Zagabria. Nel decennio successivo, inizia la collaborazione con la Kens’Art di Firenze, poi vengono le rassegne “The Art of living” a New York e “Scarperentola” itinerante a Milano, Londra e New York; e la personale al museo della ceramica di Saint Emillion (Bordeaux). Partecipa anche a diverse edizioni dell’expo arte di Bari, Montichiari e Padova, all’ArteFiera di Bologna, all’EuropArt di Ginevra, al festival di Spoleto. Numerose le personali a Roma nei primi anni del 2000, poi a Perugia, Firenze (galleria Immaginaria), Prato, Milano, mentre si intensificano le presenze in fiera: Vicenza Arte, Expo di Bari, e Genova, Fiera internazionale dell’arte a Innsbruck, West Lake Expo in Cina. Viene invitato alla 51° biennale di Venezia, Padiglione Istituto Latino Americano.
Di lui hanno scritto:
Marcello Venturoli, Claudio Spadoni, Giuliano Serafini, Angelo Dragone, Massimo Duranti, Francesco Gallo, Emidio de Albentiis, Robertomaria Siena, Pier Paolo Castellucci, Nicola Nuti, Susanna Ragionieri, Michele Loffredo, Giorgio Bertozzi, Rino Cardone, Nicoletta Zanella, Alan Querre, Jeanne Rossi Lecerf, C.Grante, , Ivan Teobaldelli , Elisabetta Mastrocola, Rita Olivieri, Cristina Vignoli, Giorgio Borio, Gianni Milani, , Eugenio Giannì, Marco salvi, Mario Rotta, Roberta Fiorini, Francesca Ancona, Alessandra Angelucci, Francesco Giulio Farachi, MariaPia Cappello, Marco Botti, Cristina Palmieri.
Approfondendo un attimo la poetica di Montuschi, occorre partire dalla traccia che lo stesso artista ha più volte indicato: il riferimento a un testo di Jorge Luis Borges, epilogo dall’ Artefice. Vale la pena riportarlo di nuovo:
“ Un uomo si propone il compito di disegnare il mondo. Trascorrendo gli anni, popola uno spazio con immagini di province, di regni, di montagne, di baie, di navi, d’isole, di pesci, di dimore, di strumenti, di astri, di cavalli e di persone. Poco prima di morire, scopre che quel paziente labirinto di linee traccia l’immagine del suo volto”.

Colpisce il concetto dell’identificazione fra l’uomo, la natura, l’ambiente e tutto il visibile con se stesso.

Ebbene, Montuschi disegna da anni il suo mondo che è collocato oltre il visibile, con una presenza (e quella dei suoi simili) senza volto che si aggira in costruiti paesaggi che popola appunto di brani di natura collocati alla rinfusa, aggrappati, affioranti dal nulla, decoranti, non decorativi, deformati….. (estratto da un testo di Massimo Duranti)

SanGiorgioArte gallery, Via Sparano 79 Bari

0805468864 – 3405903641

Instagram: sangiorgio_arte

Facebook: Sangiorgio Arte

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